BLOG – Scartare o non scartare: questo è il dilemma!

Ogni volta che ci troviamo ad affrontare un piatto di salumi, la platea si divide in due fazioni: la prima che mangia tutta la fetta, la seconda che scarta il grasso.

Se da un lato sappiamo che il grasso di origine animale non è propriamente un toccasana per le nostre arterie, dall’altro dobbiamo tenere in considerazione che non tutti i grassi sono uguali! I valori nutrizionali e le caratteristiche organolettiche del grasso dipendono da cosa mangia l’animale, dalla razza, da come viene allevato, dall’habitat in cui vive e l’età. E fondamentale, la quantità consumata pro-capite!

Ma noi vogliamo “Tranquillizzarvi”: il grasso dei salumi dei nostri Maiali è composto per oltre il 50% da acido oleico, un tipo di acido grasso monoinsaturo contenuto principalmente nell’olio d’oliva (che difficilmente supera il 60%). I medici e gli esperti di alimentazione consigliano una dieta con prevalenza di grassi monoinsaturi e polinsaturi, perché più leggera e più digeribile e soprattutto non dannosa per il sistema cardiocircolatorio.

Ad esempio prendiamo uno dei salumi di cui andiamo più orgogliosi, il Cotto di Gioia®, che alla vista si presenta come una grande pancetta… e potrebbe far pensare a un prodotto estremamente grasso. Risultati delle analisi di laboratorio alla mano, dimostrano che il grasso del nostro Cotto di Gioia® è di qualità eccellente ed è composto per oltre il 50% di acido oleico. Oltre a essere piacevolmente fondente e profumato, il delicato sentore di fumo che caratterizza questo salume, avvolge il palato lasciando una piacevole sensazione di pulizia.

Quindi abbandoniamo l’errata convinzione che la carne di maiale contiene elevate percentuali di grassi saturi: studi scientifici hanno dimostrato che questa carne presenta meno grassi saturi rispetto ad altre carni rosse come il manzo o l’agnello.

Dilemma risolto: non scartare!